Una scuola inclusiva è una scuola che pensa e progetta tenendo a mente proprio tutti. L’inclusione degli studenti con disabilità nella scuola italiana si attua da ormai quarant’anni. Vediamo come: dal numero 14 de «La ricerca», “Corpi intelligenti”.

Ai docenti della scuola italiana oggi si richiede di rispondere ai diversi e specifici bisogni di ogni singolo alunno. Gli attuali orientamenti nell’ambito pedagogico e didattico, infatti, affermano la dignità della diversità, valorizzandola come risorsa per l’intero gruppo classe, in grado, attraverso la valorizzazione delle potenzialità di ciascuno, di diventare una classe inclusiva. Il compagno o la compagna disabile diventa un soggetto attivo, che potrà portare agli altri la propria disabilità.
Una scuola inclusiva è una scuola che pensa e progetta tenendo a mente proprio tutti, partendo dalla modifica del contesto e non agendo solo sul soggetto, ma trovando strategie specifiche, adatte alla disabilità, utili alla collettività. Nella scuola inclusiva hanno diritto e dignità di personalizzazione e individualizzazione «tutti gli studenti intesi come persone»1.
Oggi si parla di inclusione, ma precedentemente venivano usati i termini inserimento e integrazione. Quali differenze si riscontrano?

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